Quante volte abbiamo sentito dire che non si gioca con il cibo? Forse questa posizione va un po' rivista e meglio contestualizzata quando si parla di bimbi. Certo, a tutto c'è un limite, ma soprattutto i bambini più piccoli, per esempio durante lo svezzamento, hanno bisogno di “scoprire” mettendo in moto tutti e cinque i sensi, (se necessario anche “giocando” con il cibo) non necessariamente solo quello del gusto, che è quello più direttamente associato all'atto del “mangiare”.
Vediamo di seguito perchè sono importanti gli altri quattro sensi quando si parla di primi approcci al mondo del cibo.
LA VISTA
È il primo senso che viene coinvolto nello stimolo della fame: vedere un cibo con un colore vivace o con una forma accattivante fa aumentare la salivazione e mette in moto la produzione dei succhi gastrici. Per questo è importante presentare ai bambini piatti sempre nuovi e diversi, che se magari all'inizio vengono rifiutati, riproponendoli più volte si incrementa la probabilità che vengano accettati. E non dimentichiamoci colori e forme: di solito piacciono quelle rotondeggianti.
IL TATTO
Lasciare al bambino la possibilità di manipolare il cibo permette di stimolare la coordinazione oculo-manuale. La manipolazione di sostanze, materiali, oggetti, aiuta il bambino a sviluppare la manualità, la conoscenza della realtà concreta e le sue possibili trasformazioni e a consolidare la relazione tra processi e prodotti. Stimola la creatività come trasformazione del conosciuto in forme nuove e impreviste.
OLFATTO
Anche l’olfatto ci dà informazioni molto importanti e contribuisce al senso di fame oltre che a quello di rifiuto. Tutto dipende dagli elementi chimici che si trovano in alcuni alimenti, per esempio: spesso quelli che contengono zolfo come il cavolo, il broccolo, alcuni legumi, etc. non sembrano invitanti se vengono soltanto annusati, pur essendo ottimi al gusto e molto salutari. Quindi se da un lato dovremmo cercare di capire i nostri bimbi quando rifiutano qualche cibo perché spesso guidati da un istinto incosciente, dall’altra parte il nostro ruolo di adulti è educare all’assaggio senza dimenticare una fantasiosa preparazione dei piatti, stimolando i sensi più accentuati nei nostri piccoli: la vista, l’olfatto e il tatto.
UDITO
Anche i cibi hanno dei suoni caratteristici, soprattutto quando li trituriamo con i denti e impastiamo con la saliva. Spesso questi suoni stimolano sensazioni di fastidio e avversione, altre volte ci fanno venir voglia di procurarci qualcosa da mangiare. Ci sono alcuni studi che evidenziano quanto sia importante sentire il suono della propria masticazione perchè pare che induca il senso di sazietà. Spesso purtroppo i bambini mangiano davanti alla televisione, il cui suono maschera il rumore della masticazione e, oltre a perdere il focus su quello che si sta mangiando, si perde anche il “rumore del cibo”.
Quindi una sana sperimentazione del cibo attraverso i cinque sensi evocherà poi nel bambino cresciuto delle immagini e dei ricordi positivi, con una probabilità in più di vivere un rapporto il più sano possibile con l'alimentazione.
Dott.ssa Melissa Finali
Scientific communicator & Nutritionist
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