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Lunedì, 28 Novembre 2016 12:00

Il calendario del pesce

calendario

Alimentarsi in modo sano e naturale è il primo passo per crescere in modo corretto. La frutta e la verdura rappresentano per il nostro organismo un’insostituibile alleato.

Grazie a nuove tecniche di coltivazione possiamo trovare, oggi giorno, frutta e verdure di ogni stagione, ma è sano ?
Sceglieresti il melone a Natale ?
Mangeresti i mandarini a Ferragosto ?
Sappiamo quali frutte e verdure crescono in Marzo ?
In autunno cosa posso scegliere ?


Conoscere le stagionalità della frutta e della verdura ci aiuta, non solo, a consumare gli alimenti in cui sono maturi naturalmente, ma anche il nostro portafogli ci ringrazierà !


Gli alimenti primaticci e tardivi sono, solitamene, più costosi e di qualità inferiore rispetto a quelli di stagione.
Mettere in tavola la frutta e verdura di stagione è sinonimo di freschezza e preserva intatte tutte le sue proprietà nutrizionali.

Scopriamo insieme il calendario delle stagioni …

Venerdì, 25 Novembre 2016 14:00

Il calendario della verdura

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Alimentarsi in modo sano e naturale è il primo passo per crescere in modo corretto. La frutta e la verdura rappresentano per il nostro organismo un’insostituibile alleato.

Grazie a nuove tecniche di coltivazione possiamo trovare, oggi giorno, frutta e verdure di ogni stagione, ma è sano ?
Sceglieresti il melone a Natale ?
Mangeresti i mandarini a Ferragosto ?
Sappiamo quali frutte e verdure crescono in Marzo ?
In autunno cosa posso scegliere ?


Conoscere le stagionalità della frutta e della verdura ci aiuta, non solo, a consumare gli alimenti in cui sono maturi naturalmente, ma anche il nostro portafogli ci ringrazierà !


Gli alimenti primaticci e tardivi sono, solitamene, più costosi e di qualità inferiore rispetto a quelli di stagione.
Mettere in tavola la frutta e verdura di stagione è sinonimo di freschezza e preserva intatte tutte le sue proprietà nutrizionali.

Scopriamo insieme il calendario delle stagioni …

Giovedì, 24 Novembre 2016 12:00

Un'idea per cena

Il pranzo e la cena sono i due pasti principali. Il pranzo (35-40 % dell’energia giornaliera) dovrebbe essere un po’ più abbondante rispetto alla cena (30% dell’energia giornaliera).

Il pranzo e la cena dovrebbero completarsi a vicenda perciò sarebbe opportuno evitare ripetizioni (non riproporre carne a cena se il bambino ha mangiato carne a pranzo) e variare le scelte, prestando attenzione ai gusti dei bambini. Frutta e verdura non dovrebbero mai mancare nei due pasti principali. Come bevanda è opportuno proporre solamente l’acqua, cercando di evitare il più possibile bibite e succhi.

cena

La cena, oltre ad essere un po’ meno abbondante del pranzo, dovrebbe essere anche più leggera in modo che il bambino possa riposare bene durante la notte. Per il pasto serale è bene scegliere alimenti diversi da quelli del pranzo privilegiando quelli più facilmente digeribili. Soprattutto nei mesi più freddi si può proporre al bambino un piatto caldo tipo una pastina cotta in brodo o un minestrone con legumi. Se cuociamo della pastina nel minestrone di verdure e legumi otteniamo un piatto unico, facilmente digeribile e completo da un punto di vista nutrizionale. La pastina in brodo va accompagnata da un secondo piatto (che, se possibile, dovrà essere diverso da quello consumato dal bambino a pranzo), insieme a verdura e frutta. Ottimi piatti unici, in genere molto graditi ai bambini, sono toast con prosciutto cotto e sottiletta o pizza con pomodoro ed abbondante mozzarella senza mai dimenticare verdura e frutta.


Caterina Boccali si è specializzata in “Scienza dell’Alimentazione” presso l’Università La Sapienza di Roma con tesi sperimentale su: “Interventi per la prevenzione dell’obesità: razionale e metodologia”, relatore: dr. F. Branca, svolta presso l’istituto Nazionale per la Ricerca degli Alimenti e la Nutrizione.
Esperta di Dieta a Zona e di Dieta del Supermetabolismo, realizza schemi alimentari personalizzati tenendo conto sia degli aspetti psicologici che dell’esigenze pratiche dell’individuo.

Ha ricevuto incarichi professionali presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione partecipando ad alcuni programmi di ricerca come:

- “criteri di valutazione del rischio igienico sanitario di contaminanti dell’acqua potabile e della dieta in popolazioni non omogenee per esposizione e vulnerabilità” e presso l’Istituto Superiore di Sanità partecipando ad alcuni programmi di ricerca come:

- “valutazione del rischio associato al consumo di alimenti contenenti sostanze tossiche”.

Dal 2002 ad oggi collabora come nutrizionista presso lo Studio Medico Associato (Dott. Giorgetti Francesco, Dott. Moschini Fausto, Dott. Orsini Federici Sabatino) di Deruta.
Dal 2003 ad oggi collabora come nutrizionista presso lo Studio Medico Associato (Dott. Bernardini Pietro, Dott. Ciancuto Cesare, Dott. Sensini Giorgio, Dott. Silvestrelli Luciano, Dott. Ferretti Mauro) di Amelia.
Dal 2011 ad oggi collabora come nutrizionista presso il Centro Benessere Elisir di Marsciano.

La Dott. Boccali è reperibile al numero 349.5343853 e contattabile all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mercoledì, 23 Novembre 2016 14:00

Tutta l'energia del pranzo

Il pranzo e la cena sono i due pasti principali. Il pranzo (35-40 % dell’energia giornaliera) dovrebbe essere un po’ più abbondante rispetto alla cena (30% dell’energia giornaliera).

Il pranzo e la cena dovrebbero completarsi a vicenda perciò sarebbe opportuno evitare ripetizioni (non riproporre carne a cena se il bambino ha mangiato carne a pranzo) e variare le scelte, prestando attenzione ai gusti dei bambini. Frutta e verdura non dovrebbero mai mancare nei due pasti principali. Come bevanda è opportuno proporre solamente l’acqua, cercando di evitare il più possibile bibite e succhi.

pranzo

Spesso per motivi di tempo e di praticità si tende a proporre ai bambini, per pranzo, un’ abbondante porzione di pasta, che, in genere, è molto gradita. Sarebbe opportuno modificare questa abitudine preparando una giusta porzione di un primo piatto, un secondo, accompagnato da uno o più contorni, e la frutta. In alternativa alla pasta si possono proporre riso o polenta conditi con sughi di pomodoro o con verdure (asparagi, broccoli, funghi, zucchine, ecc.). Le patate o il pane possono talvolta sostituire il primo piatto classico. Anche il secondo piatto va variato il più possibile alternando carne, formaggio, legumi, pesce, uova.
I secondi piatti di una settimana (7 pranzi e 7 cene) andrebbero suddivisi così:

  • 4 volte i legumi;
  • 3 volte la carne;
  • 3 volte il formaggio;
  • 3 volte il pesce;
  • 1 volta le uova.

Ottima l’idea dei piatti unici tipo: pasta con pesce, pasta ripiena (ravioli, tortellini, ecc.), torte salate con carne e verdure, pasta e fagioli, pasta e ceci, riso e lenticchie e tanti altri che, sempre accompagnati da frutta e verdura, sostituiranno primo e secondo spezzando la monotonia.
L’idea del piatto unico può essere sfruttata anche per abituare il bambino a gusti nuovi. Talvolta i bambini si rifiutano di assaggiare alcune verdure che, se proposte all’interno di una pasta ripiena o di una torta di carne e verdure, mangiano di buon grado. Questo è un modo per far mangiare al bambino certi tipi di verdure e per abituarlo pian piano a quel gusto che nel tempo diventerà familiare.


Caterina Boccali si è specializzata in “Scienza dell’Alimentazione” presso l’Università La Sapienza di Roma con tesi sperimentale su: “Interventi per la prevenzione dell’obesità: razionale e metodologia”, relatore: dr. F. Branca, svolta presso l’istituto Nazionale per la Ricerca degli Alimenti e la Nutrizione.
Esperta di Dieta a Zona e di Dieta del Supermetabolismo, realizza schemi alimentari personalizzati tenendo conto sia degli aspetti psicologici che dell’esigenze pratiche dell’individuo.

Ha ricevuto incarichi professionali presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione partecipando ad alcuni programmi di ricerca come:

- “criteri di valutazione del rischio igienico sanitario di contaminanti dell’acqua potabile e della dieta in popolazioni non omogenee per esposizione e vulnerabilità” e presso l’Istituto Superiore di Sanità partecipando ad alcuni programmi di ricerca come:

- “valutazione del rischio associato al consumo di alimenti contenenti sostanze tossiche”.

Dal 2002 ad oggi collabora come nutrizionista presso lo Studio Medico Associato (Dott. Giorgetti Francesco, Dott. Moschini Fausto, Dott. Orsini Federici Sabatino) di Deruta.
Dal 2003 ad oggi collabora come nutrizionista presso lo Studio Medico Associato (Dott. Bernardini Pietro, Dott. Ciancuto Cesare, Dott. Sensini Giorgio, Dott. Silvestrelli Luciano, Dott. Ferretti Mauro) di Amelia.
Dal 2011 ad oggi collabora come nutrizionista presso il Centro Benessere Elisir di Marsciano.

La Dott. Boccali è reperibile al numero 349.5343853 e contattabile all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Martedì, 22 Novembre 2016 14:00

Ricette sfiziose per bambini sfiziosi

Hamburger ranocchia

  • Difficoltà:molto bassa

  • Preparazione:20 min

  • Cottura:10 min

  • Dosi per:6 persone

  • Costo:basso

Ingredienti per 6 burger
  • Pane 6 panini

Per la crema di ceci
    • Ceci precotti 240 gr

    • Olio q.b.

    • Sale q.b.

Per il burger di salmone
  • Salmone 400 g

  • Olio di oliva q.b.

  • Sale q.b.

  • Senape 1 cucchiaio

  • Pangrattato q.b.

  • Lattuga 6 foglie medie

Per guarnire
  • Wurstel 1

  • Carote mezza

  • Bresaola 1 fetta

  • Provola 1 fetta

  • Olive 3

Preparazione

Per realizzare l' hamburger ranocchia iniziate dalla preparazione della crema di ceci: ponete i ceci precotti nel mixer e frullateli con un filo di olio fino ad ottenere un composto cremoso e senza grumi (1-2). (Se utilizzate i ceci secchi dovrete lasciarli in ammollo in acqua fredda per almeno 12 ore per poi lessarli in acqua salata finché non saranno morbidi). Occupatevi poi del salmone, prendete il trancio di salmone ed eliminate le lische con una pinzetta apposita (3)

poi tagliatelo a cubetti (4) e tritatelo nel mixer con il pangrattato (5) per ottenere un trito omogeneo. A questo punto componete i burger:su un foglio di carta da forno che misuri circa 12x12 cm ponete sopra un coppapasta del diametro di 10 cm, versate all’interno il salmone tritato e pressate il composto per dargli una forma tonda (6), estraete delicatamente lo stampo, otterrete in questo modo i vostri burger.

Prendete i burger tenendoli attaccati al foglio di carta forno, rovesciateli in padella e poi eliminate la carta, in questo modo non si sformeranno. Cuocete i burger di salmone in padella con un filo di olio di oliva (7) per qualche minuto da entrambi i lati finché non saranno leggermente dorati e poi trasferiteli su un vassoio ricoperto di carta assorbente (8). Occupatevi ora della guarnizione, tagliate a rondelle il wurstel (9) dovete ricavante 12,

poi lavate, pelate la carota e tagliatela a listarelle sottili , anche in questo caso dovrete ricavare 12 listarelle, infilzate ciascuna rondella di wurstel con un bastoncino di carota (10). Tagliate a metà i panini e applicate i bastoncini di carote e wurstel sulla parte alta dei panini (11). A parte con un piccolo stampino da biscotti che abbia il diametro di poco inferiore a quello del wurstel, ricavate 12 cerchi dalle fette di formaggio (12).

Applicate i cerchietti di formaggio sui bocconcini di wurstel e per terminare tagliate a rondelle anche le olive e fatele aderire al formaggio, in questo modo gli occhietti del ranocchio saranno completi (13). Nella metà inferiore del panino spalmate la crema di ceci, (14) poi adagiate una folgia di lattuga e un burger di salmone (15).

A parte tagliate con le forbici sei striscioline di bresaola con una doppia punta in modo da ricreare la lingua del ranocchio (16). Per finire adagiate l’altra metà del pane sul burger e con uno stecchino create due piccoli fori sotto gli occhi per ricreare le narici dell’animale (17). Il vostro hamburger ranocchia è pronto per sorprendere i vostri bimbi (18)!

Conservazione

Si consiglia di consumare subito l' hamburger ranocchia. Potete conservare a parte il salmone cotto e la crema di ceci in frigorifero per un paio di giorni.Potete congelare il burger se avete utilizzato ingredienti freschi.

Fonte: Ricette per bambini, Pianetamamma.it - Hamburger-ranocchia

Sandwich galletto

  • Difficoltà: media

  • Preparazione: 25 min

  • Cottura: 10 min

  • Dosi per: 2 pezzi

  • Costo: basso

I sandwich galletto sono degli originali tramezzini che richiamano nella forma un simpatico galletto interamente realizzato con ingredienti sfiziosi come la provola , il cheddar e il prosciutto crudo sapientemente intagliati per simulare tutti i dettagli dell'animaletto. Ma questo galletto non è solo accattivante bensì nasconde un cuore morbido di crema a base di ricotta ed erbette, un piccolo trucco per far mangiare le verdure meno amate ai più piccoli. Le feste dei vostri bambini saranno ancora più allegre con i colorati e divertenti sandwich galetto!

Ingredienti per 2 galletti
  • Erbette: 250 g

  • Ricotta: 40 g

  • Olio di oliva: q.b.

  • Sale: q.b.

  • Pancarrè: 4 fette

  • Cheddar: 35 g o emmentaler

  • Prosciutto: crudo 2 fette

  • Provola: 35 g

  • Olive: 1 nere

Preparazione

Per realizzare i sandwich galletto iniziate la preparazione delle erbette: lavate le verdure e tagliatele a pezzetti (1), scaldate in una padella un filo di olio di oliva aggiungete le erbette , salate (2) e fatele appassire con il coperchio per 10 minuti (3).

Quando le erbette saranno cotte lasciatele intiepidire, poi ponetele in una ciotola con la ricotta, frullate tutto insieme con il mixer ad immersione (4) fino ad ottenere una crema omogenea (5). Ora prendete le fette di pancarrè e con dei coppapasta ricavate 4 dischi (6):

2 del diametro di 10 cm e 2 del diametro di 7 cm (7). Tagliate a fette il cheddar e la provola (8) e poi con uno stampino frastagliato del diametro di 7 cm ritagliate le fette dei formaggi (9-10).

Sempre dalla provola ritagliate 4 dischetti più piccoli da 2 cm. Tagliate a metà le forme frastagliate (11).Componete il sandwich: disponete sul disco di pane più grande la provola e poi il cheddar (12)

con il cheddar avanzato ritagliate le zampette del galletto e applicatele nella parte bassa (13) con la pinza da cucina. Farcite con la crema di erbette (14), richiudete il sandwich con il disco più piccolo (15),

realizzate il becco con due triangolini di cheddar e create anche il gozzo con due fettine di prosciutto crudo ritagliate a goccia (16). Ora occupatevi della parte superiore: applicate i due piccoli dischi di provola per simulare gli occhi (17) al centro inserite due pezzettini di olive nere come pupille (18).

Per finire arrotolate una piccola fetta di prosciutto (19) e inseritela tra i due dischi di pane per creare la crestina del gallo (20). Il vostro sandwich galletto è pronto per divertire i vostri bambini (21).

Conservazione

Conservate i sandwich galletto in frigorifero in un contenitore ermetico per 1-2 giorni. La crema di erbette si conserva in frigorifero 1-2 giorni. Si sconsiglia la congelazione.

Fonte: Ricette per bambini, Pianetamamma.it - Sandwich galletto

Banana sushi

  • Difficoltà: molto bassa

  • Preparazione: 40 min

  • Cottura: 10 min

  • Dosi per: 6 persone

  • Costo: molto basso

  • NOTA: + il riposo dell'impasto delle crepes in frigorifero

Le crepes sono uno dei dolci preferiti dai bambini, soprattutto farcite con la Nutella. In questa ricetta vi proponiamo un modo originale per unire questa sfiziosa merenda con la frutta e dare vita al banana sushi! Preparare questo nutriente e goloso snack è molto semplice, potrete utilizzare delle banane piccole o grandi non troppo mature e da avvolgere in morbide crepes al cacao. Per rendere questi deliziosi “roll” ancora più appetitosi, che ne dite di aggiungere granella di nocciole o pistacchi?

Ingredienti per 3 crepes
  • Zucchero semolato: 60 gr

  • Uova: 1

  • Latte: fresco 165 ml

  • Farina: tipo 00 75 gr

  • Burro: 20 g

  • Cacao in polvere: amaro 12 gr

  • Vaniglia: mezza bacca

Per il ripieno
  • Mandorle: filetti 20 gr

  • Cocco: disidratato 3 cucchiai

  • Banane: 6 piccole

  • Nocciole: granella 20 gr

  • Nutella: 200 g

  • Pistacchi: granella 20 gr

  • Confettura fragole (arance o albicocche): 200 gr

Preparazione

Per preparare il banana sushi, iniziate dalle crepes: in una ciotola sbattete l'uovo con la frusta, unite poi il latte (1), i semi di mezza bacca di vaniglia, lo zucchero semolato (2) e il burro fuso (non caldo ma lasciato raffreddare a temperatura ambiente) (3).

Mescolate gli ingredienti e poi incorporate la farina setacciata poco alla volta (4) e il cacao amaro anch'esso setacciato (5), mescolando sempre con la frusta per ottenere un impasto liscio e senza grumi (6). Coprite l’impasto con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per 30 minuti.

Passato il tempo necessario, scaldate una crepiera o una padella antiaderente dal fondo basso; ungetela con poco olio o burro e quando sarà ben calda versate un mestolo di pastella al centro (7) e distribuitela su tutta la superficie aiutandovi con una spatola o il dorso del cucchiaio. Cuocete da entrambi i lati le crepes (8) e poi trasferite quelle pronte a mano a mano su un vassoio. Una volta pronte le crepes, farcitene metà con uno strato di Nutella (9)

e uno di cocco (10), poi dividete le crepes a metà (11) e ponete su ciascuna mezza luna metà banana; arrotolate la crepes su se stessa in modo da avvolgere la banana (12).

poi spennellate la superficie del roll con della Nutella (13) e cospargetela con granella di pistacchi (14); l’altra metà di crepes potete cospargela di confettura alle fragole (14)

e filetti di mandorle (16); dividetele a metà e ponete una banana piccola su ciascuna mezza luna (17), quindi arrotolate la crepes attorno alla banana e spennellate con la confettura (18).

poi cospargete i roll con granella di nocciole (19). Ora potete tagliare i roll a fette (20)  e servire i vostri banana sushi (21)!

Conservazione

L’impasto delle crepes si può conservare in frigorifero coperto con pellicola trasparente per un massimo di 24 ore. Potete conservare i banana sushi in frigorifero in un contenitore ermetico per qualche ora.

Fonte: Ricette per bambini, Pianetamamma.it - Banana-sushi

Crostatine alla Nutella

  • Difficoltà: bassa

  • Preparazione: 45 min

  • Cottura: 15 min

  • Dosi per: 4 persone

  • Costo: molto basso

  • NOTA: + il riposo della pasta frolla in frigo

Cosa accomuna i bambini? La passione per il cioccolato e ancora di più per la Nutella. Allora questa ricetta fa per voi: le crostatine alla Nutella! Sono una merenda molto golosa da preparare in occasione di una festa o come spuntino per la scuola, in modo da evitare l'acquisto di merendine confezionate. Una volta preparata la pasta frolla basterà attendere il tempo di rassodamento in frigorifero per avere delle crostatine friabili e appetitose, farcite con l'irresistibile Nutella. Divertitevi a decorare le crostatine in tanti modi diversi oltre che con le classiche losanghe!

Ingredienti per 4 crostatine
  • Farina tipo 00: 250 gr

  • Burro freddo di frigo: 125 gr

  • Limoni la scorza di mezzo

  • Uova tuorli: 2

  • Zucchero a velo: 100 gr

Per il ripieno
  • Nutella: 180 g

Preparazione

Per preparare le crostatine alla nutella iniziate dalla frolla: in un mixer ponete la farina setacciata, un pizzico di sale ed il burro appena tolto dal frigo tagliato grossolanamente (1). Frullate il tutto fino ad ottenere un composto sabbioso (2); versate la sabbiatura ottenuta su un piano di lavoro (oppure in una ciotola) e aggiungete lo zucchero a velo setacciato; create la forma a fontana e al centro versate la scorza di limone grattugiata (3)e i tuorli (4) Amalgamate il tutto prima con la forchetta, poi quando le uova avranno assorbito la farina potete proseguire a mano. Impastate giusto il tempo di compattare l'impasto (5) perchè la frolla non si scaldi troppo con il calore delle mani e rimanga friabile. Formate un panetto e appiattitelo prima di avvolgerlo nella pellicola (6); riponetelo in frigorifero per farlo rassodare almeno 30 minuti.

Passato il tempo necessario stendete la frolla (7) dello spessore di circa mezzo cm e con un coppapasta (o una coppetta)  del diametro di 13,5 cm ricavate 4 dischi (8). Poneteli in appositi stampini per crostatine di circa 12 cm di diametro, precedentemente imburrati e infarinati (9).

Fate aderire bene il fondo e i bordi (10), eliminate l'impasto in eccesso (11), poi ponete nuovamente in frigorifero per circa 10 minuti. Quindi bucherellate il fondo delle crostatine, aggiungete la Nutella (12) fino a raggiungere il bordo.

Con i ritagli di pasta frolla potete realizzare delle decorazioni, come le classiche losanghe (13), oppure stelline o fiorellini. Infornate in forno statico preriscaldato a 180° per circa 15 minuti (160° per 5-8 minuti se forno ventilato). Una volta cotte (14), sfornate le crostatine alla Nutella e fatele raffreddare su una gratella, quindi sformatele (15) e servitele ai vostri bambini come golosa merenda!

Conservazione

Potete conservare le crostatine alla Nutella sotto una campana di vetro per 1-2 giorni. Potete congelare la pasta frolla per circa 1 mese e all’occorrenza scongelarla in frigorifero.

Fonte: Ricette per bambini, Pianetamamma.it - Crostatine alla Nutella

Biscottini animaletti salati

  • Difficoltà: bassa

  • Preparazione: 15 min

  • Cottura: 10 min

  • Dosi per: 18 pezzi

  • Costo: basso

La festa di compleanno del vostro bimbo si avvicina e cercate qualche idea per arricchire il buffet con qualche preparazione sfiziosa? 
Provate i biscotti animaletti salati, gustosi frollini al parmigiano realizzati con gli stampi a forma di simpatici animali. Saporiti e divertenti, i biscotti animaletti sono un finger food facile e veloce da realizzare che rallegrerà la vostra tavola della festa e stupirà con gusto grandi e piccini!

Ingredienti per 18 biscottini

Parmigiano reggiano grattugiato 100 gr

Sale q.b.

Burro salato morbido 80 gr

Farina tipo 00 125 gr

Per guarnire
  • Latte q.b.

  • Semi di papavero q.b.

Preparazione

Iniziate la preparazione dei biscotti animaletti salati mettendo su una spianatoia la farina , poi con un cucchiaio formate una conca al centro (1) e versate il parmigiano grattugiato finemente (2), aggiungete il burro a pezzetti, il sale (3)quindi impastate con le dita velocemente fino ad ottenere una pasta liscia (4). Formate un panetto, avvolgetelo con al pellicola trasparente (5) e ponetelo a riposare in frigorifero per 30 minuti. Trascorso il tempo di riposo, riprendete il panetto e stendetelo con un matterello sulla spianatoia leggermente infarinata (6) creando una sfoglia di circa 4 mm di spessore

poi, con l’aiuto di formine con le sagome degli animali ( come farfalle, orsetti e coniglietti ) ritagliate i biscottini (7-8) e disponeteli su un vassoio (9) , ponete i biscotti in frigorifero per 15 minuti almeno in questo modo manterranno la forma in cottura.

Quindi trasferite i biscottini su una leccarda rivestita con carta forno e decorate le sagome con i semi di papavero: spennellate la superficie con il latte (10) e applicate i semi di papavero con uno stecchino per definire i dettagli degli animaletti: gli occhi la bocca le orecchie o anche solo il bordo della sagoma (11). Cuocete i biscottini in forno statico preriscaldato a 180° per 10 minuti ( se forno ventilato a 160 ° per 5-6 minuti) poi, a cottura avvenuta, estraete i biscotti dal forno e lasciateli raffreddare su una griglia prima di gustarli (12)!

Conservazione

Conservate i biscotti animaletti salati in una scatola di latta per 2-3 giorni. Potete congelare l’impasto e scongelarlo in frigorifero all’occorrenza.

Fonte: Ricette per bambini, Pianetamamma.it - Biscottini animaletti salati
Lunedì, 21 Novembre 2016 16:00

Pillole per un sano spuntino

Pillole per un sano spuntino

colazione

La colazione deve essere considerata come un vero e proprio “minipasto” e la sua composizione in alimenti deve fornire energia di pronta utilizzazione ed energia dilazionata per le ore successive. È fondamentale che il bambino abbia una glicemia sufficiente a sostenere le attività del sistema nervoso. Uno studio condotto negli USA dimostra che i bambini che consumano la prima colazione hanno un indice di attenzione ed un rendimento scolastico più elevato rispetto ai coetanei che non hanno questa abitudine.

Se il bambino rifiuta la colazione è fondamentale mantenere la calma e cercare di evitare che il momento della colazione diventi motivo di sofferenza e di scontro.

Tenendo presente che sarebbe opportuno che la colazione comprendesse latte o yogurt, biscotti o fette biscottate con marmellata o miele, soprattutto in caso di rifiuto, è bene ampliare quanto più possibile la varietà di proposte, lasciando al bambino libertà di scelta.

merenda

Sia la merenda mattutina che quella pomeridiana devono essere considerati degli spezza fame che permettono di mantenere una glicemia adeguata e di arrivare ai due pasti principali (pranzo e cena) con una fame ragionevole.

merenda mattutina

L’ideale è una merenda che contenga carboidrati, proteine e grassi perché questo abbinamento mantiene più a lungo il senso di sazietà evitando i morsi della fame all’avvicinarsi dell’ora di pranzo. Un piccolo panino (circa 40-50 g di pane, preferibilmente integrale) con affettato (prosciutto crudo, speck, prosciutto cotto, fesa di tacchino, eccetera) o formaggio spalmabile è un ottimo esempio di merenda. Gli affettati sono da privilegiare agli insaccati (mortadella, salame, eccetera) ma occasionalmente vanno assecondate anche le richieste dei bambini. Nessun alimento va demonizzato e ogni tanto anche una porzione di pizza, pur non essendo l’ideale, può costituire una merenda.

Attenzione ai quantitativi. Merende troppo abbondanti o con componenti difficili da digerire (frittata, maionese, eccetera) abbassano il livello di concentrazione e di attenzione del bambino.

merenda pomeridiana

Per la merenda pomeridiana rimangono validi i consigli della merenda mattutina e potendo consumare in casa la merenda si può ampliare la scelta proponendo, oltre al panino, latte e cereali, yogurt e cereali, frullati di latte e frutta, ricotta con scaglie di cioccolato.

Se il bambino pratica un sport tipo calcio, nuoto, ciclismo, che richiede un elevato dispendio energetico, è opportuno includere nella merenda zuccheri semplici di pronto utilizzo. Un buon abbinamento potrebbe essere: pane e miele, una spremuta di arancia o pane e marmellata, una spremuta di arancia o pane e cioccolata spalmabile, una spremuta di arancia o latte e biscotti o un gelato o yogurt con cereali al miele. Indipendentemente dalla scelta è consigliabile aggiungere una banana che, grazie al suo elevato contenuto di potassio aiuta a prevenire i crampi.


Caterina Boccali si è specializzata in “Scienza dell’Alimentazione” presso l’Università La Sapienza di Roma con tesi sperimentale su: “Interventi per la prevenzione dell’obesità: razionale e metodologia”, relatore: dr. F. Branca, svolta presso l’istituto Nazionale per la Ricerca degli Alimenti e la Nutrizione.
Esperta di Dieta a Zona e di Dieta del Supermetabolismo, realizza schemi alimentari personalizzati tenendo conto sia degli aspetti psicologici che dell’esigenze pratiche dell’individuo.

Ha ricevuto incarichi professionali presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione partecipando ad alcuni programmi di ricerca come:

- “criteri di valutazione del rischio igienico sanitario di contaminanti dell’acqua potabile e della dieta in popolazioni non omogenee per esposizione e vulnerabilità” e presso l’Istituto Superiore di Sanità partecipando ad alcuni programmi di ricerca come:

- “valutazione del rischio associato al consumo di alimenti contenenti sostanze tossiche”.

Dal 2002 ad oggi collabora come nutrizionista presso lo Studio Medico Associato (Dott. Giorgetti Francesco, Dott. Moschini Fausto, Dott. Orsini Federici Sabatino) di Deruta.
Dal 2003 ad oggi collabora come nutrizionista presso lo Studio Medico Associato (Dott. Bernardini Pietro, Dott. Ciancuto Cesare, Dott. Sensini Giorgio, Dott. Silvestrelli Luciano, Dott. Ferretti Mauro) di Amelia.
Dal 2011 ad oggi collabora come nutrizionista presso il Centro Benessere Elisir di Marsciano.

La Dott. Boccali è reperibile al numero 349.5343853 e contattabile all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Venerdì, 02 Dicembre 2016 20:00

Le nuove figure del settore socio-educativo

lenuovefiguredelsettoresocioeducativo

La figura del Pedagogista spesso viene erroneamente associata solo al mondo infantile, in realtà è un professionista che mette a disposizione la sua preparazione e il suo operato a servizio di tutti.

In particolare, il Pedagogista Clinico fa parte del settore socio-educativo e facendo ricorso a metodi propri della Pedagogia Clinica (pedagogia in aiuto alla persona) lavora con soggetti di ogni fascia di età.

Oltre alla libera professione, è possibile incontrare questa figura all' interno di scuole, tribunali, aziende, strutture socio-educative, può offrire il suo contributo in associazioni culturali o centri sportivi e quant altro.

È in continua formazione e durante gli studi conosce e fa sue tecniche e metodi finalizzati alla risoluzione di vari disagi.

Ciò che distingue il Pedagogista Clinico da altre professioni d' aiuto è il suo interesse primario verso le cosiddette PAD, Potenzialità, Abilità e Disponibilità del soggetto.

Chi si rivolge a loro non viene chiamato “paziente” e il problema non è considerato un ”disturbo”, si evitano, in pratica, tutti quegli idiomi che classificherebbero la persona etichettandola come “diversa” dagli altri.

Dopo i primi incontri conoscitivi viene elaborato un programma di aiuto. Si procede quindi con l'utilizzo di strumenti finalizzati all' analisi dell' espressività grafica e cromatica. “La lettura non può riguardare un singolo test, un disegno o un elemento tratto dal test o dal disegno, ma deve essere un' osservazione della globalità dell' espressività grafica e cromatica” (clinicalpedagogy.com).

Uno dei metodi più utilizzati è il cosiddetto Reflecting. “È una forma comunicativa prevalentemente, ma non esclusivamente, non verbale che rivolge la propria attenzione a persone, coppie e gruppi per promuovere una riflessione circa i loro modi di affrontare alcuni eventi di vita e per sviluppare un' evoluzione positiva” (clinicalpedagogy.com). A questo si aggiungono, o si possono aggiungere considerato il fatto che ogni percorso è a sé e varia da individuo a individuo, una serie di metodi dialogico corporei grazie ai quali il soggetto prende coscienza del proprio corpo e ristabilisce un equilibrio che è andato perso o non si è mai avuto.

Per concludere, il Pedagogista Clinico è un professionista che pone al centro l' individuo inteso come globalità, chiunque può chiedere aiuto per disagi legati alla sfera affettiva, sociale, comportamentale, scolastica senza avere il timore di sentirsi un “diverso” o un “paziente affetto da disturbi”.

Chiara Mancarella: Pedagogista clinico;

Giovedì, 01 Dicembre 2016 18:00

I Nativi Digitali: Homo Sapiens 2.0?

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A partire dal 1985, negli Stati Uniti i bambini sono cresciuti affiancati da PC, sistemi operativi e tante altre tecnologie, mentre in Italia il boom della diffusione tecnologica è avvenuta con qualche anno di ritardo, intorno al 2001.

Secondo una ricerca del 2014, su dati relativi al 2012, è in aumento l'utilizzo di tecnologie entro gli 8 anni (Nord-Europa 80% intorno ai 3-4 anni). Per quanto riguarda l’Italia, nello specifico, i dati ISTAT aggiornati al 2014 riferiscono che il 54,7% dei bambini con almeno 3 anni di età utilizza il PC e il 57,3% della popolazione dai 6 anni in su naviga su Internet.

E' da sottolineare che l'avvicinamento delle tecnologie in infanzia impatta sotto vari aspetti della crescita del bambino, modificandone in parte i processi di apprendimento, lo sviluppo della personalità, il processo di comprensione del mondo, l'acquisizione di abilità e la percezione di sé.

Focalizzandoci sulla diversa modalità di apprendimento, quella dei nativi digitali è caratterizzata da una forte tendenza all'espressione di sé, personalizzazione, condivisione di conoscenza; queste forme di apprendimento convogliano tutte nel noto "apprendimento multitasking", che di per sé non è un concetto sbagliato, ma questo porta poi ad un sovraccarico cognitivo di informazioni.

I nativi digitali, però, riescono a far fronte a questo problema alleggerendo il sovraccarico attraverso lo "zapping" tra le diverse fonti di apprendimento e comunicazione. Tutto questo conduce poi ad un apprendimento non lineare, che procede per tentativi ed errori e per esplorazione, piuttosto che seguire la logica deduttiva/induttiva.

Positivo o no, problema o risorsa, dato di fatto oggettivo è che le nuove generazioni sono in continuo cambiamento e che oramai le tecnologie fanno parte delle loro vite fin dai primi giorni, e questo porta ad una separazione abbastanza netta tra le diverse generazioni, e per questo si viene a creare un gap temporale tra genitori e figli ed insegnanti e alunni.
Il quesito quindi resta uno: come superare questa barriera? Come stabilire un linguaggio comune?

Che il sistema formativo pensato anni e anni fa abbia dato il suo frutto non c'è dubbio, ma allo stesso modo ci sono svariate ricerche che testimoniano la positività dell'uso di tecnologie informatiche a casa e a scuola, migliorando la capacità di apprendimento dei bambini e rendendoli più brillanti.
Sarà dunque l'istituzione scolastica a dover provvedere ad un cambiamento e ad un vero e proprio adattamento formativo o saranno i nativi digitali a tornare nei panni dell'Homo Sapiens 1.0?

Silvia Giorgetti: laureanda in Psicologia Clinica e della Salute e Neuropsicologia presso l'Università degli Studi di Firenze;
Susanna Renga: laureanda in Psicologia Scolastica e di Comunità presso l'Università di Bologna;

Mercoledì, 30 Novembre 2016 16:00

Godetevi i vostri figli

godeteviivostrifigli

L’ estate dovrebbe essere, senza togliere nulla alle altre sia ben chiaro, la stagione della famiglia, del condividere attività e momenti di crescita, del viversi all’ aria aperta e godere appieno l’ uno dell’ altro.
Certo a parole è molto semplice chi lavora non ha a disposizione i tre mesi di vacanza dei figli…magari!

Dai tre ai tredici anni le città sono pieni di centri estivi, a volte anche abbastanza costosi, e per gli adolescenti le attività non mancano o sono i ragazzi stessi a inventarsene di nuove. 

C’ è poi chi, dall’ alto del suo potere, propone di tenere aperte le scuole anche d’ estate e pure di domenica, non per svolgere lezioni tenute dai prof, ma verrebbero offerti laboratori e possibilità di fare sport e, allora, perché no?

Bene, benissimo tenere impegnati i ragazzi durante l’ estate soprattutto se non hanno la possibilità di frequentare centri estivi o soggiornare per un periodo di tempo all’ estero nelle cosiddette vacanze-studio. Ma quei rari momenti in cui non sono impegnati né i genitori né i figli perché non viverli insieme?

Non si chiede di fare chissà cosa, anche bere una bibita fresca in giardino è una grande conquista. Parliamo di adolescenti che nonostante i quaranta gradi all’ ombra preferiscono stare chiusi nella loro camera piuttosto che fare una bella chiacchierata con voi, o meglio ancora, pur di sfuggire ai racconti adolescenziali dei genitori cercano refrigerio a casa di un amico…come se anche lì non facesse caldo (a meno che l’ amico non abbia l’ aria condizionata!)

Come avvicinarsi ai cari ragazzi e fare qualcosa nello stesso momento, nello stesso luogo, ma soprattutto insieme?

Beh, ecco alcuni ma utili consigli:

Per prima cosa partite dai loro interessi, non criticate in continuazione il loro gruppo musicale preferito o il loro strano modo di vestire, guardatevi indietro e ammettetelo nemmeno voi brillavate per miglior look dell’ anno vero? Fate delle ricerche su quella cantante che va tanto di moda oggi o sul campione di calcio tanto amato, non per tenervi impegnati, ma per non fare figure davanti ai figli! 

Organizzate dei pomeriggi creativi, cucinate insieme anche se non siete lo chef Cracco, dipingete un quadro senza arrivare alla perfezione di Michelangelo, i vostri ragazzi apprezzeranno moltissimo il tempo che gli dedicherete… è quello che chiedono e nient’ altro.

All’ inizio faranno resistenza, si rifiuteranno e se proprio in quel momento non hanno voglia lasciateli liberi di godere del tanto desiderato tempo libero, non dimenticate che sono in vacanza, saranno loro stessi a ricordarvi il vostro appuntamento.

È tempo d’ estate, dell’ annoiarsi, del divertimento non stancateli con i compiti delle vacanze, meglio, e qui mi rivolgo ai docenti che ci leggono, sostituire le noiose versioni o i problemi matematici con qualche libro scelto dai ragazzi, senza nessuna scheda descrittiva da fare perché diventerebbe un compito e perché leggere è un piacere e deve essere accompagnato ad un momento di puro relax.

Buone vacanze ai grandi, ai piccoli, a chi farà solo qualche giorno e chi tutta la stagione. Rilassatevi, inventate giochi all’ aria aperta, vivete il giardino, il parco della città, le biblioteche, le librerie. Divertitevi anche se ci sono preoccupazioni, se c’è la crisi, rivolgete ai vostri figli sempre un sorriso, un abbraccio, godeteveli appieno no perché lo sta dicendo un’ esperta dell’ educazione, ma perché sono i vostri figli!

Chiara Mancarella: Pedagogista Clinico;

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